Due parole sulla tecnica
Durante l’allenamento sono tantissime le dinamiche che entrano in gioco e i fattori da prendere in considerazione sono tanti e tutti ugualmente importanti e fondamentali per migliorare.
Un fattore imprescindibile è l’esecuzione della tecnica, eseguire nel modo giusto quella determinata tecnica di parata, attacco, calcio o pugno che sia. E’ importante riuscire a comprendere il principio base, cioè avere la consapevolezza del perché di quella parata e soprattutto rendere efficace ciò che si esegue.
Tecnica da compiere in tutte le sue parti: non basta solo muovere il braccio per parare, ma si deve prestare attenzione alla posizione giusta delle gambe, alla fondamentale rotazione dell’anca, al kime, alla posizione dell’altro braccio.
Questo solo per una parata , eseguita da posizione ferma, senza avversario, figuriamoci quando aumentiamo la velocità e con un avversario davanti.
E’ quindi importantissimo eseguire in modo più preciso possibile una tecnica, ma tutto dipende dal karateka, dal suo impegno profuso in allenamento e dal suo atteggiamento. Deve essere fatta ogni giorno uguale, con la stessa intensità, forza, leggerezza, con la consapevolezza di aggiungere e migliorare qualcosa ogni giorno, correggendo i tanti difetti presenti
Tutto è soggettivo: dovendo eseguire quella tecnica nello stesso modo per tutti i gradi di cintura, è l’atleta che migliora se stesso ed il suo modo di fare allenamento, è l’atleta che cerca la perfezione della tecnica, è l’atleta che, grazie al costante insegnamento del Maestro, deve riuscire a valutare e capire dove sbaglia e quindi approfondire per poter fare bene.
Molti atleti non riusciranno ad arrivare alla giusta esecuzione della tecnica, se non dopo infiniti anni di pratica e sudore quotidiano, ma se allenamento ed impegno sono sempre al 100% e si è dato tutto quello che il corpo e la mente possono esprimere, nessuno potrà eccepire niente e sicuramente il miglioramento, anche piccolo, sarà evidente.