Alcune riflessioni sul karate…
Il karate è un’arte, una preziosa forma educativa di espressione fisica e mentale, una disciplina che si applica a mani nude e che, con la pratica quotidiana, rafforza il corpo e lo spirito.
Una caratteristica del karate è che può essere intrapreso da chiunque, giovane e meno giovane, maschio o femmina, non ci sono limiti di età. E’ chiaro che, consapevoli dei propri limiti e delle proprie capacità, se la pratica inizia a 40-45 anni non posso pretendere di diventare un campione del mondo o avere l’elasticità di un quindicenne. Devo però pretendere da me stesso, con umiltà, la l’impegno di fare nel miglior modo possibile, cercando dentro il proprio “io” le motivazioni per andare avanti, un po’ come succede nella vita di tutti i giorni. Questo perché nel karate, come nella vita, non si finisce mai di imparare.
Le motivazioni per iniziare possono essere tante: curiosità, provato altri sport ma nessuno è piaciuto, fascino per le arti marziali, migliorare il proprio fisico, ecc… Solo chi persevera e comprende il significato ed il beneficio che il karate riesce a trasmettere prosegue e riesce ad andare avanti e migliorare. Questa comprensione avviene tramite l’allenamento in palestra. L’allenamento è fatto di sudore e fatica, fatica e sudore; tutto questo forma l’allievo mentalmente e fisicamente, non è solamente uno sforzo puramente fisico, ma si insegnano il rispetto verso gli altri, verso la palestra, il rispetto delle regole, l’equilibrio, la coordinazione e l’autocontrollo.
Gli allenamenti sono svolti per migliorare le capacità degli allievi. Con i primi miglioramenti, le sedute di allenamento aumentano di difficoltà ed intensità; l’allievo comincia a comprendere il significato di quella determinata posizione, il perché di quel movimento o di quella parata e quando eseguirla nel tempo giusto. Ogni allievo, come nella vita, migliorerà in maniera soggettiva, cioè non tutti farà progressi nello stesso tempo e nello stesso modo. Il nodo fondamentale è non avere fretta, ogni persona ha i suoi tempi, prima o poi il tutto arriva. Avere tutto e velocemente è la regola di oggi, tutti vogliono imparare senza faticare (…magari leggendo un libro o guardando un video…), senza sudare ed impegnarsi.. MA nel karate (come in tutte le arti marziali) il miglioramento è sinonimo di impegno, sudore, fatica e umiltà: tutto questo per migliorare soprattutto se stessi.
Il karate è fatto per difendere, non per offendere: quindi le persone che iniziano solo per sfogarsi o liberare solo l’aggressività prima o poi si fermano, perché non hanno imparato l’autocontrollo ed il rispetto e di conseguenza non miglioreranno mai interiormente, ma avranno solo un mero esercizio fisico. Tutti coloro che sono veramente forti non hanno bisogno di dimostrarlo nelle risse o con un comportamento aggressivo.
Oss !