Allenamento: kumite
Allenamento dopo allenamento, si cerca di migliorare la tecnica delle parate, dei calci dei pugni e con il migliorare dell’allievo anche le tecniche si fanno più complesse e più efficaci. All’inizio, soprattutto per le cinture colorate, dopo un lungo periodo di allenamento della forma, dei kata e della corretta esecuzione delle tecniche, si passano ad analizzare le varie fasi del combattimento.
In principio, si combatte con un avversario immaginario per apprendere e comprendere i movimenti da eseguire, capire la successione delle varie tecniche, “sentire” il proprio corpo dentro la tecnica ed avere la percezione del combattimento nella spazio intorno a noi. Le difficoltà e le preoccupazioni cominciano quando davanti a noi abbiamo un avversario reale, fisico, che può parare e contrattaccare e che, all’inizio della nostra esperienza di combattimento, ci mette chiaramente in difficoltà (la nostra testa comincia ad andare in confusione su cosa fare: stare attenti a parare, ad attaccare, come muoversi…i pensieri sono tantissimi, ma è normale). Bisogna dire che non si comincia subito con combattimento vero e proprio, ma si arriva gradualmente al kumite libero, passando per diversi metodi di combattimento che sono suddivisi e descritti come segue:
GOHON KUMITE: cinque passi attacco dichiarato
SANBON KUMITE: tre passi attacco dichiarato
KIHON IPPON KUMITE: un passo con attacco dichiarato
JIYU IPPON KUMITE: attacco dichiarato con un passo da distanza libera
JIYU KUMITE : kumite libero
Ci sono molte altre componenti da considerare nel combattimento, ma cominciare con questi metodi e comprendere quello che si deve fare è sempre un buon inizio.
Per migliorare sempre e solo fare, fare e fare. Oss !